La Storia di mio Figlio

Con questo articolo, la Storia di mio Figlio Gioele, nasce il mio blog!!

Io sono Simona, una mamma che non ha mai smesso di informarsi in materia di salute, nutrizione, benessere…

Che ha messo in pratica una miriade di consigli alimentari, sia per me che per mio figlio, scoprendo moltissime cose utili (e non!).

Che ha voluto fare un corso di Medicina nutrizionale… così, per avere dati in più, pur non essendo né medico né nutrizionista.

Ma sai come si dice… la conoscenza non è mai abbastanza!

E mica posso tenere questa esperienza tutta per me!

Eccomi qui allora a condividere con voi la storia di mio figlio Gioele e di tutto quello che abbiamo affrontato.

Lui è il secondogenito.

Prima è nata Sofia (che è sempre stata in ottima salute), dopo 13 mesi è nato Gioele e infine… non c’è due senza tre: è arrivata anche Anita!

Tre bellissimi bambini!

Ma ora….vi racconto del maschietto.

Dermatite atopica di Gioele 1Gioele è nato con la dermatite atopica (di livello piuttosto importante) e per chi no lo sapesse questa è classificata come malattia autoimmune, la quale porta con se la predisposizione ad allergie e/o intolleranze. E infatti verso l’anno di età cominciano i primi importanti pruriti, le prime ferite da scorticamento, i rossori, i pianti e le notti a grattarsi.

Arriva a tre anni con un corpo devastato dalle ferite aperte, il pus, le chiazze, le croste…

A volte si gonfiano inspiegabilmente gli occhi e il viso, e si sgonfiano solo dopo un paio di giorni di cure cortisoniche.

Andiamo avanti così per anni.

In questi anni, dall’anno di età ai 7 anni, provo di tutto.

Inizialmente ascolto la pediatra, donna vecchio stile e molto esperta.

Poi passo attraverso vari Dottori Omeopati, con miglioramenti momentanei.

Vado via anche di gocce antistaminiche al bisogno, di cortisone per bocca, creme cortisoniche-antibiotiche, creme naturali per la secchezza della pelle, impacchi e simili.

Sono costretta a ricoprire Gioele di bende e garze per evitare di uscire di casa o andare all’asilo spaventando qualcuno. Puntualmente però quel qualcuno è sempre lì, che con uno sguardo di compassione verso Gioele gli si avvicina e gli chiede: “Oh poverino, ma ti sei ustionato?”.

E vagliela a spiegare tu tutta la situazione….uno ad uno ad ogni persona…..dopo un po’ ero stufa!

Per non parlare di Gioele con il suo stato d’animo: si sentiva sempre osservato, era diventato sempre più timido e addirittura……non parlava.

Le maestre all’asilo mi dicevano di stare tranquilla, che anche se non interagiva molto e non parlava, era un bimbo molto intelligente e lo dimostrava nei lavoretti che faceva.

In effetti anche a casa potevo osservarlo e capire le sue doti: era in grado di fare puzzle per adulti velocemente senza nemmeno guardare il disegno sulla scatola!

Ma a parte questa parentesi carina, purtroppo la situazione era diventata insostenibile!

Arrivo, raccontandoti la storia di mio figlio, all’agosto 2016. Gioele ha 6 anni appena compiuti, riesce a dire qualche parola e fare delle frasi più complete ma fisicamente è al massimo dello sfogo cutaneo.

Le notti passano insonni tra urla e pianti (anche miei).

Mi chiama con la sua voce sofferente ogni 10 minuti: “ Mamma mi brucia! Mamma mi prude!”

Dermatite atopica Gioele 2E la mattina le lenzuola sono piene di macchie di sangue…scorticamento inarrestabile.

Così dopo qualche giorno di insuccessi con creme e rimedi di emergenza… io e marito ci decidiamo a portare Gioele al pronto soccorso.

Lì riceve medicamenti per le ferite e gli vengono fatte le analisi del sangue per determinare possibili allergie. E altroché se è allergico!

La dottoressa allergologa mi riferisce che i valori sono al massimo e mi mostra due fogli di elenchi di sostanze a cui è allergico! No ma….2 fogli!

Sia sostanze alimentari che non (anche acari, cane, gatto, graminacee, betulle….). Sono disperata….e adesso cosa potevo fare? A chi mi dovevo rivolgere?

Ovviamente la prassi in ospedale è quella di fare visite allergologiche con regolarità, vedere la dermatologa per le creme e la cura delle ferite, prendere medicinali cortisonici e antistaminici ed evitare gli alimenti e le sostanze presenti nell’ambiente alle quali è allergico Gioele.

Ed è così che ho fatto. Passa qualche giorno nel quale l’infiammazione cala e finalmente sembra che Gioele riesca a fare notti più serene.

La pelle migliora, nel senso che le ferite si cicatrizzano e non esce più il pus. All’asilo mangia in mensa, ma ha un menù speciale come stilato dall’ASL (e anche qui Gioele è un po’ in soggezione per la differenziazione fatta sul cibo…ma va beh).

Passano un paio di mesi, poi…

Gioele è nervoso, piange, urla, si butta per terra dimenandosi …. è diventato irrequieto. La sua capacità di parlare non è migliorata.

Cosa diavolo c’è adesso? Cerco di capire da ciò che conosco.

Nella mia vita ho sempre cercato uno stile di vita sano, informandomi spesso, leggendo articoli, libri, sentendo pareri diversi, scoprendo nuove terapie naturali, nuovi approcci alla cura del corpo. Ho personalmente provato sulla mia pelle diete di vario tipo, alla ricerca di qualcosa che potesse assicurarmi un migliore stato di salute e potesse farlo a lungo termine.

Dalle conoscenze che avevo stavo capendo che forse tutto quel cortisone stava intossicando Gioele. Il farmaco in sé va bene per un emergenza e come salvavita (e grazie al cielo a Gioele è servito per fermare lo sfogo) ma continuare a vita così non sarebbe stato salutare.

Così, grazie alla conoscenza di una rinomata Omeopata, decido di portarlo da lei. Subito mi prescrive le sostanze per disintossicarlo dal cortisone e poi altre cure per rimettere in equilibrio il suo sistema immunitario. Dopo qualche settimana Gioele è visibilmente più calmo e tranquillo.

Devo sempre medicare ferite quando ci sono e cospargere la pelle con unguenti e creme 100% naturali. Si perché la sua pelle non tollera nulla che non sia totalmente naturale senza sostanze chimiche artificiali per la conservazione. Beh diciamo che è stato un miglioramento…. Ma non si può dire che sia guarito.

Alimenti e sostanze nell’ambiente gli creano ancora fastidi, l’umore è nervoso, il linguaggio ancora insufficiente. Beh, direte voi, cosa pretendi? È allergico e ha la dermatite, fattene una ragione!

E lasciarlo tutta la vita con questo problema? Medicarsi e bendarsi? Mangiare poco e male? No, non ci credo….non può essere che non ci sia un’altra soluzione!

Non so se a voi capita, ma quando cercate informazioni sulla salute a me succede così: nel leggere qualche cosa di nuovo o nello sperimentare qualche regime alimentare, venivo colta da un
iniziale entusiasmo, qualche risultato (in alcuni casi grandi risultati) per poi osservare come molte informazioni cozzavano con altre.

Ogni regime alimentare o terapia asseriva di essere “quella Giusta” (vegano è giusto, ma anche Paleo è giusto, il gruppo sanguigno è giusto, la macrobiotica è giusta, l’omeopatia è giusta, l’aiurvedica è giusta…..….e così via all’infinito). Rimaneva sempre quel piccolo vuoto…. creato da dubbi o nuove domande che sorgevano e che prima non mi ero mai posta.

Io credo che sia una cosa positiva per noi mamme porci sempre nuove domande, ricercare e confrontarci con il parere di qualcun altro. Non vi pare?

Però è anche vero che (almeno per me) quei vuoti andrebbero colmati. Cosa voglio dire? Voglio dire che senza risposte scientifiche, comprovate e documentate da risultati, rimane sempre il dubbio
che si stia facendo la scelta giusta in ambito alimentare e curativo.

E allora che si fa? Una continua ricerca senza fine?

Beh per me è stato così fino a quando nel 2017 non parlo con un amica che mi da testimonianza della sua esperienza.

Lei e suo figlio hanno fatto le analisi andando alla clinica specializzata in malattie croniche ed autoimmuni che impiega la Medicina Metabolomica (niente paura, il parolone te lo spiego qui) e seguendo le indicazioni hanno avuto dei risultati visibili sul loro stato di salute.

Questa amica mi fa acquistare il libro scritto dal Medico della clinica, il Dottor Dimitris Tsoukalas. (se ti sei chiesta: ma chi è Tsoukalas?, trovi qui il suo curriculum)

Leggo il libro rapidamente perché la curiosità è tanta e il desiderio di non vedere più Gioele sofferente lo è ancora di più.

Qualcosa fa CLICK nella mia testa.

Tutte le informazioni sulla salute che negli anni avevo acquisito, tutte le esperienze con le diete alimentari che avevo vissuto, tutti i consigli che avevo ricevuto…. erano come pezzi di un puzzle, che pezzo dopo pezzo stavo mettendo insieme. Ora tutto aveva un senso.

Ma penso che nessuna dieta o terapia provata prima sia per forza sbagliata a priori: semplicemente non aveva funzionato in passato per me, né ora per Gioele!

Certo adesso non ho spazio per descrivervi il libro, ma potrete trovare qui l’articolo in cui vi racconto cosa ho scoperto.

Fu così che, dopo quello che finalmente avevo compreso sul corpo umano (sì avevo COMPRESO finalmente) decisi insieme a mio marito di prenotare la visita alla clinica per le analisi. (per saperne di più su cosa siano le analisi metabolomiche leggi qui)

Il giorno delle analisi Gioele fa il prelievo del sangue e delle urine presso la clinica, mentre Pediatra e nutrizionista annotano tutti i dati del bambino riguardo il suo stato di salute. (Curriculum della pediatra che ha seguito Gioele qui Dott.ssa Luigia Alfonsi e curriculum delle biologhe nutrizioniste qui Dott.ssa Francesca Marcon e Dott.ssa Carolina Capriolo.).

Dopo tre settimane dalle analisi arriva il giorno di ritornare in clinica per gli esiti degli esami….finalmente! Ero molto emozionata, ma anche ansiosa, curiosa e speranzosa…

Mio figlio mi guarda con quel suo solito sguardo un po’ attanagliato e mi dice: “ Mamma, ma questa volta guarisco?”

Oddio, che compassione che mi smuove!

Ma io lo guardo con aria piena di positività (come ho sempre dovuto fare) e gli rispondo: “Tesoro, noi ci proviamo… ma stavolta credo di si…. sento di sì…”

E quando si dice che le mamme hanno il sesto senso e che bisogna fidarsi di esso… Credeteci! È così! Vi risparmio la spiegazione delle analisi adesso perché nei prossimi articoli e video avrò molto da mostrarvi!

Ma tornando al mio Gioele: ecco che, dopo i risultati, Pediatra e biologa nutrizionista avevano stilato una dieta e un integrazione mirata e fatta su misura per lui! Non una semplice dieta, ma un opportunità di ripristinare tutte quelle funzioni fisiologiche (cioè le funzioni degli organi) che fino ad ora avevano fatto cilecca. Insomma la “macchina” era dal meccanico! Caspita che avventura che abbiamo cominciato!

Sono state tante le cose che ho dovuto affrontare per aiutare Gioele a fare tutto ciò che andava fatto. (leggi qui come ho convinto Gioele ad iniziare la dieta e l’assunzione delle vitamine!)

Ma con pazienta e determinazione (e persuasione) abbiamo passato poco più di un anno (da maggio 2017 al 2018) seguendo le indicazioni di dieta e integrazione vitaminica, arrivando così al 2019 a questa scena nel presente:

Gioele sta bene, finalmente!Gioele oggi ha 9 anni, fa la quarta elementare. Parla correttamente, interagisce coi suoi compagni, si è fatto degli amici. Quando torna a casa con il voto della verifica di matematica lo guardo col sorrisino e lui mi dice: “Ovviamente è sempre 10 mamma!” (ci sa fare coi numeri e la logica!)

La sua pelle è liscia…..si si, è liscia! Le “imbalsamazioni” con la crema sono un lontano ricordo, così come le ferite, le bende, le medicazioni e… le urla di dolore.

Il cibo in generale non crea nessun problema, può assaggiare tutto, ma la nostra dieta rimane quella sana, quella che porta la salute vera. (qui l’articolo dove scopri qual è la sostanza che ho eliminato dalla dieta e che ha radicalmente cambiato la salute di mio figlio)

Vi ricordate dove accenno all’allergia alle graminacee, betulle ecc…? Beh, noi abitiamo in un paesino nella bassa Valsesia, e proprio dietro casa c’è un bosco, tanti alberi, prati e fiori. Gioele può farsi una camminata nel verde se lo desidera.

Ah vi ricordate dove ho accennato alle allergie di cani, gatti… Per fortuna il nostro cane ce lo siamo tenuti e non lo abbiamo più portato in canile o dato in adozione (cosa che con l’allergia avremmo dovuto fare), e abbiamo anche un gatto!! Che bello vero?

Non ci sono parole per descrivere la gratitudine verso il Dottor Tsoukalas, verso la Pediatra Luigia Alfonsi e verso le biologhe nutrizioniste che hanno seguito Gioele. (Info sull’intero team qui)

Ed è proprio da questa gratitudine che è nato dentro di me il desiderio di aiutare voi mamme a restare sempre aggiornate sul tema della salute e a riconoscere quali sono quelle informazioni che davvero danno risultati effettivi.

Perciò cara mamma, sono felice che tu abbia letto la storia di mio figlio. Sarei molto felice se volessi dedicare qualche minuto a commentare questo articolo scrivendomi qui la tua opinione oppure raccontandomi la tua esperienza.

Cosa hai dovuto fare per occuparti della salute di tuo figlio? Sei mai riuscita a trovare soluzioni efficaci? C’è qualcosa che stai cercando e non hai ancora trovato?

Scrivimi pure qui, mi fa sempre piacere arricchirmi!

Con affetto,

Simona

La mammasugarfree